- Riccardo Padovani
Perché non si investe adeguatamente sui Social Media Manager
Perché il ruolo del Social Media Manager viene così spesso screditato o non ripagato adeguatamente? Quale strano meccanismo spinge tante aziende o professionisti a diffidare di questi "strani individui"?
La ragione principale risiede nel fatto che molte persone abbiano una visione limitata di:
Ciò che rappresenta oggi una presenza di rilievo sui social media.
Quali opportunità ne derivano.
Quante conversioni utili alla vendita si potrebbero generare.

La maggior parte delle aziende/persone preferisce giocare a risparmio, non curandosi di investire in un mercato nuovo, ma che ormai non è neanche più così nuovo, giusto? Le persone da anni ormai, ogni giorno, si danno appuntamento sulle piattaforme social per discutere di tematiche lavorative o di intrattenimento, e allora forse chi ha un'attività o un'azienda dovrebbe porsi le seguenti domande:
Cosa c'è di meglio che essere dove sono i nostri potenziali clienti?
Cosa c'è di meglio del poter instaurare con loro un rapporto di fidelizzazione reciproca, un rapporto emozionale che ci metta al corrente dei loro gusti, delle loro abitudini e del loro pensiero verso il nostro brand?
Cosa c'è di meglio che fargli arrivare un messaggio chiaro, trasparente ed efficace che catturi la loro attenzione e che li spinga a seguirci non come clienti ma come pubblico, come amico, come un qualcuno che di noi si fida e ci stima per la nostra unicità?
Instaurare un rapporto emozionale, non vendere. E' questa la cosa che a molti non risulta ancora chiara: oggi ad essere venduto, molto prima del prodotto, siamo noi stessi, chi siamo e cosa rappresentiamo. La nostra community invece, quella è un qualcosa che in noi vede riflessa la propria immagine, quasi a dire "ehi, anche io sono così".

Molte aziende o professionisti invece non riescono a fare quel passetto in più, a guardare se stessi o la propria attività criticamente:
credono che basti essere presenti sui social per ottenere risultati
quando non li ottengono raccontano a se stessi che le strategie sui Social Media sono una perdita di tempo
Pensano che gestire in autonomia ma senza competenza la loro presenza online sia meglio che investire in una figura professionale competente e preparata
La figura professionale sulla quale non investono è in grado di:
Gestire le pagine aziendali
Sapere su quali piattaforme è utile presenziare e quale linguaggio utilizzare
Elaborare un piano editoriale a lungo termine
Sviluppare la brand awarness
Creare contenuti e comunicarli efficacemente
Saper gestire in modo proficuo la community
Sono queste le skills principali (ce ne sono tante altre entrando nello specifico) che caratterizzano il Social Media Manager e che ne fanno un esperto di comunicazione in un determinato ambito, un ambito che forse, per quello che è diventato, potremmo benissimo chiamare mondo.